Perché noi di SGM usiamo la sonda MIP?



La strumentazione MIP, avvalendosi di tre detector, permette la rilevazione dei COV (composti organici volatili) in tutti i tipi di terreno: saturo e insaturo, fine e granulare.

È particolarmente indicato per aree estese, con caratteristiche idrogeologiche complesse ed eterogenee, in quanto consente di reperire le informazioni in tempo reale: ciò si traduce nella possibilità di apportare i dovuti aggiustamenti e cambiamenti direttamente sul campo d'indagine.

Nella progettazione di una bonifica, l'ausilio della strumentazione MIP permette non solo risparmio di tempo, ma una puntuale caratterizzazione ad alta risoluzione, indispensabile per un buon intervento di bonifica.

Cos'è il sistema MIP?

Il sistema d'indagine MIP (Membrane Interface Probe) è una metodologia di rilevamento diretto che fornisce una caratterizzazione ad alta risoluzione (HRSC) e permette di gestire i dati in tempo reale e sul campo d'indagine. Se si dovesse riassumere tutto in una singola parola, diremmo “ottimizzazione”: dei tempi, delle procedure di lettura e dei costi.

    ✓     La sonda MIP è uno strumento di grande efficienza nella rilevazione dei COV (composti organici volatili) presenti nel sottosuolo, sia in zona satura che insatura e si presta soprattutto per contaminazioni da idrocarburi e solventi clorurati.

    ✓     In quanto strumento di direct imaging, il sistema MIP permette di delimitare i pennacchi di contaminazione, fornendo valutazioni della concentrazione relativa dei COV e informazioni sulla litografia dell'area inquinata, con grande riduzione dei tempi rispetto alle tecniche tradizionali.

    ✓     Anche grazie alla possibilità di interpolare i dati, realizzando un modello 3D dell'area contaminata, la sonda MIP è di sorprendente utilità in fase di progettazione di interventi di bonifica. L'indagine ambientale ne risulta notevolmente arricchita.

    ✓     A causa della tecnologia avanzata, è necessaria la presenza di personale informato e altamente qualificato.

Come funziona il sistema MIP?

Per capire meglio in quale contesto agiscano i detector nel sistema MIP, è opportuno prima spiegare il funzionamento generale. La sonda è costituita da una punta con corpo in acciaio e da una membrana semipermeabile idrofobica. È dotata di serpentina capace di riscaldare il suolo in prossimità della membrana fino a 120°C. Ciò consente la volatizzazione dei contaminanti organici volatili. I COV degassati attraversano la membrana idrofobica e corrono lungo il tubo, trasportati da un gas vettore inerte (azoto o elio). Una volta in superficie, i COV vengono analizzati e quantificati per mezzo di appositi rilevatori.

Rilevatori più comuni

I rilevatori più comuni sono FID, PID e XSD. I detector hanno principi di funzionamento diversi, adatti per specifici tipi di composti contaminanti. Pertanto è bene scegliere i rilevatori in base ai componenti inquinanti presunti e alle procedure d'analisi selezionate. Vediamo nel dettaglio i tre rilevatori:

FID (Flame Ionization Detector)

Per mezzo dell'idrogeno presente nella fiamma, il rilevatore brucia i composti e li sottopone a pirolisi sfruttando gli ioni. Soltanto i composti capaci di bruciare sono rilevabili, nonostante altri, sebbene ionizzabili, potrebbero non essere segnalati dallo strumento. Si mostra adatto quindi per idrocarburi alifatici (es. metano, butano) e sostanze con legami carbonio-idrogeno (C-H). Il FID è una tecnica distruttiva.

PID (Rilevatore a fotoionizzazione, ing. photo ionization detector)

Le molecole vengono ionizzate tramite una radiazione ultravioletta emanata da una lampada a idrogeno da10,6 eV. Il PID è quindi in grado di rilevare le molecole con un potenziale di ionizzazione inferiore all'energia della lampada. È particolarmente adatto nell'identificazione di idrocarburi aromatici e sostanze con doppio legame carbonio (C-C).

 

Noi di S.G.M. Geologia e Ambiente S.r.l. vantiamo vent'anni di esperienza nel settore geologico/ambientale, esperienza che porta la nostra società a dotarsi di strumentazione all’avanguardia e di personale altamente qualificato. S.G.M Geologia e Ambiente possiede l'attestazione di qualificazione all'esecuzione di lavori pubblici SOA - OG12 Classe IVBIS. Inoltre l’ottenimento della certificazione internazionale UNI EN ISO 14001:2004 9001 E 18000 testimonia e riconosce l’impegno concreto di S.G.M. Geologia e Ambiente in ambito ambientale.

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